lunedì 2 settembre 2013

MATTEO RENZI IL GIOVANE LEONE ALLA CONQUISTA DEL PD





La strada per la segreteria del PD, per Matteo Renzi, è in discesa. Oggi anche  tre esponenti della Margherita come Fioroni e Franceschini e un vecchio leader come Valter Veltroni si sono schierati per il sindaco di Firenze. Fra tre mesi ci saranno le primarie e quindi sono tutti in fibrillazione. La Bindi l'ho vista oggi in TV: è invecchiata ma poi è sempre li ad aspettare un posto o una poltrona. Ma che vada a fare la docente all'Università di Siena: la sua stagione è finita.  Ora è giunto il tempo di una nuova classe dirigente. I vari D'Alema, i Violante, i Bersani, le Bindi, i Chiamparino, i Parisi, i Prodi, i Marini devono fare un passo indietro. Anche Napolitano che ha 88 anni. Anche il Papa si è ritirato! E' arrrivato il momento dei Civati, dei Letta, dei Renzi, dei Franceschini, della Serracchiani. Per anni i giovani sono rimasti nelle anticamere dei partiti senza contare nulla. Adesso è giunto il momento della riscossa. Non si tratta di cacciare uomini intelligenti come D'Alema, Violante, o Prodi ma di selezionare una nuova classe dirigente  ppe governare il Paese. Renzi va bene, è un leader, è ambizioso, è tenace, è determinato, ha coraggio. Ma non puo' pensare di fare segretario e capo del Governo:farebbe male sia l'uno che l'altro. Se sarà eletto dovrà occuparsi di giustizia, di lavoro, di sanità, di istruzione, di cultura, di lotta alle mafie, di trasporti, di difesa, di esteri, di infrastrutture e di finanze, di anziani, donne e giovani. Infine di riforme istituzionali. Deve  fare una squadra per favorire un'alternanza al Governo come diceva nel lontano 1978 Aldo Moro.
Adesso per Matteo Renzi è giunto il momento di girare l'Italia e di raccogliere consensi. Ha soli 38 anni e ha già vinto sulla gerontocrazia che governa il suo partito.

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