sabato 14 settembre 2013

IL PAPA CHE CAMBIERA' LA CHIESA





 Papa Bergoglio e Papa Ratzinger hanno due linee teologiche diverse, hanno due personalità diverse, hanno studi diversi ma sono uniti nella fede in Gesù Cristo. Uno è gesuita, l'altro è un teologo internazionale di chiara fama. Dopo la morte di Giovanni Paolo II, nel 2005,   il Collegio dei Cardinali elettori,  scelse come Papa Ratzinger a maggioranza, ma lui supplicò i colleghi cardinali di non votarlo e di far convergere i suoi voti su Joseph Ratzinger. Se fosse stato un cardinale arrivista, un cardinale di potere, un uomo legato ai successo  avrebbe brigato per cercare i voti necessari per essere eletto,  ma invece riuscì a convincere i cardinali che tifavano per lui ad eleggere Ratzinger.  Martini aspirava al soglio di Pietro ma nel frattempo si era ammalato di parkinsonismo e rinuncio'. Tettamanzi che ambiva a fare il Papa invece non lo voto' nessuno: solo due voti. Martini 7 voti. Ratzinger 55  voti e 30 voti Bergoglio. I cardinali elettori votarono tutti per Ratzinger oltre 90 voti e Bergoglio fece ritorno nella sua amata Argentina. Ma i due protagonisti del Conclave si tennero in stretto contatto perchè si stimavano reciprocamente.
Dopo otto anni di Pontificato Papa Benedetto XVI improvvisamente si dimette lasciando esterefatti giornalisti, uomini di Chiesa e tutto il Popolo di Dio. Lui motivò le dimissioni adducendo la mancanza delle forze fisiche e del vigore necessario per governare la Chiesa e 200 mila persone, alla fine di febbraio 2013,  lo salutarono con grande affetto.  In realtà Benedetto XVI si dimise perchè non intendeva farsi ricattare  dai dossier che giravano in Vaticano, dalla lobby gay e da presunti scandali IOR. Benedetto XVI  ha preferito un colpo di scena e li ha lasciati tutti a bocca aperta con i loro dossier. Lui toglieva il disturbo e si ritirava in convento a pregare. Non ci stava a farsi logorare da  massoni e da lobbies gay.

Il 13 marzo l'argentino Bergoglio sceglie il  nome di Papa Francesco e tutti capirono che intendeva seguire lo stile di vita austero di san Francesco d'Assisi: preghiere,  niente lusso, niente sfarzo, e l'abitazione nella Residenza Santa Marta insieme agli altri cardinali, preti e vescovi. Lui era come tutti gli altri senza eccezione alcuna. Il popolo apprezzo' molto questa sua scelta e ricambia con la presenza massiccia all'Angelus domenicale e alle Udienze del mercoledi. Ha già scritto una Enciclica sulla fede (Lumen Fidei) e quando parla c'è sempre il riferimento alla Madonna di cui è molto devoto. Restano le divergenze teologiche, ma lui è un uomo pragmatico e concreto. Vuole cercare a tutti i costi l'unità nella Chiesa, Non vuol saperne di polemiche e di divisioni. Lui sa che la forza della Chiesa risiede nell'unità. Per queste ragioni dal mattino alla sera incontra tutti: vescovi, cardinali, preti, religiosi, movimenti ecclesiali, associazioni, cattolici impegnati nel sociale e nel volontariato.
Papa Francesco è un uomo attivo dinamico e controcorrente e sta lavorando alla riforma della Curia Romana e a quella dello IOR. E' preoccupato per l'India e la Cina dove il Cristianesimo non puo' svilupparsi a causa di culture e tradizioni diverse. In Africa ci soni il 50% di  cristiani  e il 50% di musulmani: la linea di demarcazione è quella dell'equatore.  Le vocazioni sacerdotali arrivano soprattutto dai movimenti ecclesiali, dall'America Latina, mentre nell'Occidente "Dio è anonimo" (A. Scola) ed è un motivo di forte preoccupazione per Papa Francesco. Perchè il materialismo, il consumismo si chiudono ai valori religiosi e spirituali, mentre la fede si apre al Mistero, alla trascendenza, al divino. Perciò dobbiamo cercare Dio anche se è mistero e nascosto. Dobbiamo cercarlo perchè quando lo vedremo faccia a faccia cosi come Egli è avremo la gioia di goderlo per l'eternità.  Concludo: questo Papa cambierà radicalmente la Chiesa
ed è la prova che lo Spirito Santo esiste davvero perchè ce l'ha donato e preghiamo perchè Dio ce lo conservi a lungo.

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