giovedì 5 settembre 2013

PAPA FRANCESCO AI GRANDI DELLA TERRA: FERMATE LA GUERRA!

"Voi, cari giovani, dovete trasformarvi in speranza per il mondo, aprire le porte verso un mondo nuovo di speranza, questo è il vostro compito". Così papa Francesco si è rivolto oggi agli  oltre 50mila fedeli provenienti da tutto il mondo presenti oggi in Piazza San Pietro per l'udienza generale, la prima dopo la pausa estiva giovani nell'udienza generale. Francesco ha parlato dell'esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, e in cui ha raccomandato ai ragazzi di avere "il coraggio di accogliere questa sfida" e di "voler trasformare il mondo".
Il Papa ha più volte imbastito 'a braccio' un dialogo con i fedeli in Piazza San Pietro, con domande e risposte. "Ci sono giovani in piazza?", ha chiesto a un certo punto. "Ce n'è alcuno", ha quindi aggiunto sorridendo dopo il corale "sì" giunto dalla folla. "Vorrei a tutti voi chiedere con forza - ha proseguito -: volete essere una speranza di Dio, volete essere speranza voi? Volete essere una speranza per la Chiesa?". "Un cuore giovane che accoglie l'amore di Cristo si trasforma in speranza per gli altri, e' una forza immensa", ha sottolineato il Pontefice. "Voi, cari giovani, dovete trasformarvi in speranza, aprire le porte verso un mondo nuovo di speranza, questo è il vostro compito. Volete essere speranza per tutti noi?", ha detto ancora Bergoglio, ottenendo sempre il "sì" collettivo dei giovani in piazza. Il papa ha parlato dei tanti giovani che fanno il bene, che "non vanno a finire sui giornali perché non compiono atti violenti, non fanno scandali quindi non fanno notizia, ma costruiscono e sono una forza potente per rendere il mondo più giusto e più bello". "Avete il coraggio di accogliere questa sfida?", ha quindi chiesto. "Avete coraggio o no? Ho sentito poco", ha ripetuto invitando a una risposta più forte. "Animatevi ad essere questa forza di amore e misericordia che ha coraggio di voler trasformare il mondo", è stato quindi il suo ulteriore invito.
Percorrendo Piazza San Pietro sulla "campagnola" scoperta, papa Francesco ha ripetuto un gesto diventato ricorrente nel suo approccio alla folla: si è scambiato lo "zucchetto" bianco con un altro che gli ha porto un fedele. Il Pontefice si intrattiene lungamente nei saluti ai pellegrini, continuando ad abbracciare e baciare i bambini che gli vengono avvicinati dagli uomini della sicurezza.

Intanto l'account Twitter del Papa @Pontifex in nove lingue ha superato oggi i nove milioni di follower a quasi nove mesi dalla sua apertura. Lo riferisce la Radio Vaticana. Il maggior numero di follower sono di lingua spagnola, oltre 3 milioni e 600 mila, seguiti da quelli di lingua inglese (2 milioni e 920 mila), italiana (1 milione e 53 mila), portoghese (738 mila), francese (186 mila), latina (159 mila), tedesca (138 mila), polacca (121 mila) e araba (86 mila).
"Si alzi forte in tutta la terra il grido della pace!". Lo ha chiesto Papa Francesco al termine dell'Udienza Generale di oggi, in una piazza San Pietro gremita di fedeli. "Sabato prossimo - ha ripetuto ai 100 mila pellegrini presenti - vivremo insieme una speciale giornata di preghiera e digiuno, per la pace in Siria e nel mondo intero, anche per la pace nei nostri cuori".
Il gran muftì di Siria, Ahmad Badreddin Hassou, ha scritto una lettera a papa Francesco aderendo all'appello pro-Siria e annunciando che sarà in Piazza
San Pietro - se possibile - o nella moschea di Damasco in preghiera e digiuno sabato prossimo. Il muftì- riferisce Fides - propone al Vaticano di organizzare un meeting interreligioso.
"La fede è una forza potente, capace di rendere il mondo più giusto e più bello", ha detto ancora il Papa in udienza generale rivolgendosi ai fedeli di lingua araba presenti,
provenienti soprattutto da Iraq, Giordania ed Egitto. "Siate una presenza della misericordia di Dio e testimoniate al mondo che le tribolazioni, le prove, le difficoltà, la violenza o il male non potranno mai sconfiggere Gesu' Cristo, che ha sconfitto la morte".
"La buona novella non appare nei giornali e nella televisione e in particolare i ragazzi bravi non vanno a finire sui giornali perché non compiono atti violenti, non fanno scandali e dunque non fanno notizia", ha detto Papa Bergoglio durante la prima udienza generale in piazza San Pietro dopo la pausa estiva. Il pontefice ha improntato la sua meditazione ricordando la giornata mondiale della gioventù in Brasile.
Il conflitto siriano e il probabile intervento militare americano approdano sul tavolo del G20 di San Pietroburgo, dove da questo pomeriggio i leader mondiali ne parleranno insieme alle riforme per ridare impulso all'economia globale. L'appuntamento e' stato preceduto da un'iniziativa del Papa che ha scritto a Vladimir Putin, come presidente del G20, chiedendo ai grandi del mondo di agire per "evitare nuove sofferenze" al popolo siriano.


Francesco sta tessendo una serie di contatti per promuovere una soluzione diplomatica al conflitto in Siria, anche se la notizia del Clarin secondo cui avrebbe telefonato a Bashar al-Assad e' stata smentita dalla Santa Sede.
  Al G20 il dialogo sulla Siria non si preannuncia facile. Saltato gia' da un mese il previsto incontro bilaterale tra Barack Obama e Vladimir Putin a causa degli strascichi dell'Nsagate e in particolare dell'asilo concesso dalla Russia a Edward Snowden, sembra che vi sia l'intenzione di evitare imbarazzanti faccia a faccia.
 
Il Cremlino ha annunciato che non ci saranno colloqui separati di Putin con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e con l'inviato di Onu e Lega Araba, Lakhdar Brahimi.
  Smentite inoltre le voci di una riunione a latere tra i capi delle diplomazie di Usa e Russia, John Kerry e Serghei Lavrov.
  I russi ci tengono pero' a sottolineare che "tutti i delegati al summit avranno l'opportunita' di conferire" con il padrone di casa "a margine dei lavori": come dire che quanto e' stato formalmente escluso potrebbe poi invece riapparire sulle agende informali dei principali partecipanti.
Questo anche se il cerimoniale russo ha distanziato al tavolo dei lavori Putin da Obama, lasciando tra loro cinque posti e non solo il re saudita come era inizialmente previsto.
  L'arrivo inatteso dell'inviato Onu, Brahimi, e' stato collegato al tentativo del Palazzo di Vetro di promuovere una nuova conferenza internazionale di pace sulla Siria, la piu' volte rinviata Ginevra 2.
  L'Ue, intanto, frena sull'intervento militare. Arrivati a San Pietroburgo, Jose' Manuel Durao Barroso ed Herman van Rompuy, pur bollando come un "crimine contro l'umanita'" l'attacco chimico del 21 agosto, hanno avvertito che per il conflitto in Siria "non esiste soluzione
militare".

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