mercoledì 4 settembre 2013

BARI, PSICHIATRA IN UN CENTRO D' IGIENE MENTALE PERDE LA VITA BRUTALMENTE E FEROCEMENTE

                           



Una psichiatra di 53 anni, Paola Labriola,  medico psichiatra  in servizio al Servizio d'Igiene Mentale di Bari, e' stata barbaramente uccisa da un paziente nell'ambulatorio di via Tenente Casale con 28 coltellate. Stando a una prima ricostruzione, stamane il medico era impegnato in una serie di visite ai pazienti del Sim del quartiere Liberta', quando uno dei suoi assistiti, un uomo di 44 anni, l'ha colpita alle spalle. L'uomo, subito fermato, e' stato portato in Questura.
Il paziente, sembra anche con problemi di alcol e droga, e' stato bloccato a fatica da uno degli infermieri presenti nella struttura, dove si trovavano anche tre medici. Quando sono intervenuti nell'ambulatorio allertati dalle urla della vittima, per la psichiatra non c'era piu' nulla da fare. Sul posto sono ancora in corso i rilievi della polizia scientifica e del medico legale. La professionista, molto nota a Bari, e' stata colpita con un coltello da cucina con una lama affilata lunga 12 centimetri. La madre lascia tre  figli e il marito.
L'autore del delito è  un tossicodipendente l'uomo che voleva soldi e  che stamani ha ucciso a Bari la psichiatra Paola Labriola nel centro di salute mentale di via Tenente Casale. Secondo quanto riferito da un collega della vittima, l’uomo era in cura per le sue patologie in un centro analogo del quartiere San Paolo. Secondo quanto si è saputo finora, dopo essere passato verso le 7 del mattino dal suo centro di riferimento, e avendolo trovato chiuso, l’uomo si è recato nella sede della circoscrizione Libertà pretendendo di avere soldi ma è stato allontanato. Ha quindi raggiunto il centro di salute mentale nella vicina via Tenente Casale dove pare che si fosse recato altre volte in passato, avanzando la stessa pretesa alla dottoressa Labriola. Al rifiuto della psichiatra, l’uomo l’ha aggredita accoltellandola a morte con un vecchio coltello da cucina che, probabilmente, si era portato da casa.  A quanto si apprende il presunto autore del delitto si chiama Vincenzo Poliseno, ha 44 anni ed era andato già quattro volte, di sua iniziativa, nelle sedi del Sim. In quelle occasioni sarebbe stata la stessa vittima a seguire il suo caso. E' accusato di omicidio volontario.



Sconvolta la città e i colleghi della dottoressa. Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. '"Questa donna straordinaria oggi ha subito un martirio vero e proprio, un martirio mentre lavorava. Un evento di una gravità smisurata che la città non puo' ignorare perché riguarda tutti e che dimostra l'esistenza di rischi enormi per qualunque ufficio pubblico, sanitario o legato alla gestione del disagio e della malattia''. Per questo "ho convocato il comandante della polizia municipale e disposto che due agenti sorveglino i due Sim aperti". Si tratta di una ''misura di rispetto - ha spiegato - nei confronti dei colleghi e delle colleghe di Paola Labriola che hanno deciso di continuare il loro lavoro, nonostante quello che e' accaduto, a favore dei tanti pazienti che oggi, distrutti dal dolore, piangono la morte della loro dottoressa, in quanto uniti da un legame profondissimo


 

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