giovedì 24 ottobre 2013

TROVATA LA MADRE DELLA PICCOLA MARIA: E' UNA DONNA BULGARA PRIVA DI MEZZI ECONOMICI





 "L'ho regalata perché non potevo mantenerla". Si chiude con questa frase shock il mistero di Maria, 'l'angelo biondo' trovato in un campo rom in Grecia. A parlare è la madre, una donna bulgara di 35 anni, scoppiata in lacrime davanti alla tv quando ha visto le immagini della figlia. Per mettere la parola fine sul mistero manca in realtà un passaggio fondamentale: l'esame del Dna, ma le dichiarazioni della madre e l'incredibile somiglianza di alcuni dei suoi 10 figli con Maria farebbero pensare che la donna stia dicendo la verità.

Una storia di povertà e miseria - Sarebbe dunque una storia di povertà e miseria quella che si nasconde dietro la vicenda che per 10 giorni ha tenuto con il fiato sospeso non solo i greci, ma il mondo intero, con migliaia di segnalazioni di genitori ai quali sono spariti i figli in cerca di una speranza. Una storia che parte dalla cittadina bulgara di Gourkovo, nella provincia centro-meridionale di Stara Zagora, dove la polizia ha fermato la donna. Tutto è nato da un'indagine giornalistica: secondo il sito web greco Zougla.gr, la donna - originaria della città di Nikolaevo - avrebbe dato alla luce Maria in un ospedale di Lamia, nella Grecia centrale, il 31 gennaio 2009. Il sito pubblica anche il presunto certificato di nascita della bimba con il nome del medico greco che ha assistito al parto e un altro documento presentato come il certificato di matrimonio della donna con Atanas Roussev, 36 anni, che sarebbe stato celebrato nel 1996 a Nikolaevo.
"Ho dato via mia figlia perché non avevamo da mangiare" - La famiglia Roussev ha oggi 10 figli, cinque dei quali sono biondi o quasi albini e, secondo chi li ha visti, assomigliano in modo impressionante a Maria. E cosi', quando ha visto la sua foto in televisione, come ha raccontato uno dei suoi figli alla Tv di Stato bulgara, la donna e' scoppiata a piangere e ha capito subito che si trattava della sua bambina. "Abbiamo lasciato Maria in Grecia perché non avevamo da mangiare, non avevamo lavoro e non potevamo prenderci cura anche di lei - ha detto all'agenzia bulgara Bgnes - l'abbiamo regalata, l'abbiamo lasciata senza prendere un soldo". Ma gli inquirenti stanno cercando di controllare alcune voci secondo cui la Rousseva avrebbe ricevuto 250 euro da Selini Salis, la donna rom di 41 anni nella cui casa la polizia greca ha trovato Maria che faceva capolino da sotto una coperta.
Sospetto traffico di minori - Proprio per il timore che le comunità rom esistenti in Grecia possano dare copertura a un grosso traffico di minori, nelle ultime 48 ore le autorità di Atene hanno lanciato una vasta operazione di controlli negli accampamenti fermando una quarantina di persone. In particolare una giovane coppia rom, 19 anni lei e 21 lui, è stata arrestata sull'isola di Lesbo perché sospettata di aver rapito un neonato di due mesi trovato con loro. Con essi è stata arrestata anche la madre dell'uomo, 51 anni. "Dai primi accertamenti ci risulta che i due non sono i genitori del neonato", ha detto un portavoce della polizia. I tre sono stati fermati dopo che un impiegato dell'anagrafe di Mytilini, il capoluogo dell'isola, si è insospettito perché gli era stata presentata un'autocertificazione per la nascita del bimbo invece che una dichiarazione dell'ospedale come richiesto dalla legge.

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