mercoledì 16 ottobre 2013

BRUNETTA FA SALTARE 25 MILIONI DI EURO DESTINATI AL SIGNOR CROZZA

                                                      


 Il Pdl, e in particolare il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, torna all'attacco dei maxicompensi di alcuni dei volti di punta della Rai. A farne le spese, per il momento, è la trasmissione che Maurizio Crozza avrebbe dovuto condurre l'anno prossimo: 53 puntate che sarebbero partite a primavera 2014 fino al 2016, per un costo che avrebbe toccato i 25 milioni di euro, di cui cinque sarebbero andati direttamente a Crozza.

Trattativa saltata, per i costi troppo alti che l'acquisto dell'intera produzione da parte della Itc2000, società che fa capo al manager di Crozza, avrebbe comportato. Ma è chiaro come dietro alla retromarcia della Rai ci sia anche la pressione arrivata in questi giorni da parte del Pdl. Lo stesso Brunetta aveva scritto un'interrogazione al presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, Roberto Fico del Movimento 5 Stelle, chiedendo lumi sul fatto che la trasmissione avrebbe avuto costi "per 25 milioni e 517 mila euro senza l’impiego di alcuna produzione interna alla Rai, con un indubbio aggravio dei costi".


Non solo, Brunetta è entrato anche nel dettaglio dei costi della trasmissione: "Il costo a puntata appare esorbitante (...) la nuova trasmissione di Crozza dovrebbe infatti durare circa 70 minuti. Altri programmi della prima serata di Rai Uno durano mediamente più di due ore e mezza, con costi tra i 500 mila e i 600 mila euro, dovuti al fatto che si tratta di trasmissioni più articolate, che prevedono, ad esempio, la partecipazione di ospiti famosi e costi per riprese esterne”.

I dubbi espressi da Brunetta, che hanno portato allo stop delle trattative, fanno il paio con l'attacco portato sempre da Brunetta contro lo stipendio di Fabio Fazio (circa 5 milioni di euro per tre anni) proprio mentre si trovata nello studio di Che tempo che fa. Uno stipendio, assieme ai costi per la trasmissione prodotta da Endemol, che - come ha spiegato Fazio - sono interamente coperti dalla pubblicità. Ma tanto non è bastato al capogruppo Pdl, che sembra aver trovato nella lotta contro gli stipendi dei volti più noti della Rai un nuovo cavallo di battaglia.

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