giovedì 17 ottobre 2013

PRETE STUPRA UNA RAGAZZINA DI 14 ANNI E LEI PARTORISCE UN FIGLIO CHE ORA HA 33 ANNI; IL PRETE CHE HA 54 ANNI e' NASCOSTO IN UNA CASA DI RIPOSO DI FERRARA SENZA SANZIONI DISCIPLINARI





Violentata a 14 anni da un prete di 54 e rimasta incinta di un maschio. Ed è proprio lui, Erik Zattoni, oggi 33enne, a raccontare la storia ai microfoni de Le Iene, su Italia Uno: "Un giorno le dissi, 'Mamma, ho bisogno che mi spieghi esattamente una cosa. Cosa è successo quando sei rimasta incinta di me?'. E lei disse: ‘Sono stata violentata da don Pietro. Sono stata minacciata. Siamo stati sfrattati. Mi hanno tolto la voglia di vivere’".
Una storia sconvolgente che arriva da Ferrara, dove la mamma di Erik viveva con la sua famiglia in una casa della parrocchia. Parrocchia officiata proprio da don Pietro, che avrebbe portato la ragazzina, che di lui aveva fiducia cieca, nel suo studio, dove, come racconta la donna: "Mi ha trattenuto, mi ha abbassato il vestitino, poi ha fatto i suoi comodi".
Inizialmente Cinzia, oggi 47enne, non ha raccontato nulla, per evitare che lei e i suoi 14 fratelli venissero sfrattati in seguito alle minacce del prete. Ma è riuscita a resistere solo per cinque mesi; poi, nel febbraio del 1981, ha deciso di dire tutto ai suoi familiari. Uno dei fratelli maggiori della ragazzina decide di recarsi dal parroco, che parla di un "segreto che mi porterà nella tomba". Risultati non migliori li ottiene recandosi dal vescovo di Ferrara, che chiede di tenere nascosta la storia per non danneggiare la diocesi.
Ma le minacce di sfratto non rimangono carta morta, è addirittura un avvocato del Vaticano a presentarsi alla famiglia - che nel frattempo è cresciuta arrivando a 18 componenti, vista la nascita di Erik - per chiedere che le accuse vengano ritrattate. Ma nessuno firma niente, e così, nel 1986, tutta la famiglia si trova sotto sfratto.                                  





Il prete invece ha continuato per altri 25 anni a gestire la sua parrocchia, e nemmeno il test del dna che ha confermato la sua paternità l'ha scosso dalle sue granitiche certezze: "Non devo chiedere perdono a nessuno, l'ho chiesto a Dio e lui mi ha assolto", dice don Pietro a Le Iene. E adesso? L'arcivescovo di Ferrara sostiene che quanto accaduto non basta per farlo dimettere da prete (don Pietro al momento vive in una casa di riposo) e che non sarà la Chiesa a fornire un risarcimento. La famiglia di Erik sta pensando di rivolgersi direttamente a Papa Francesco.

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