giovedì 22 agosto 2013

PERCHE' IL CARDINALE SCOLA HA PERSO IL PAPATO?













Intendiamoci bene. Io stimo Angelo Scola anche se non gli devo chiedere nulla o gli devo nulla.E non l'avrei mai umiliato  come è successo a Roma nel mese di marzo. Mai.  Anzi apprezzo moltissimo il suo rigore intellettuale, la sua cultura teologica solida e robusta  e lo capisco per il mobbing sgradevole che negli anni giovanili ha subito da parte di Mons. Citterio e mons. Brizzolari entrambi vice rettori delSeminario di Venegono.  E dai settori dell'Azione Cattolica guidati da Erminio De Scalzi e Giovani Giudici.(guarda caso entrambi vescovi!). Beh,  De Scalzi, che non ha una laurea,  ha "procurato" però  un'eredità da  110 miliardi delle vecchie lire al cardinale   Martini da parte del proprietario della catena  d'empori  Disco rosso, Lino Abriani deceduto nel 1997 residente in Viale Piceno n. 6 a Milano,  e, nel 1999,   De Scalzi viene promosso al rango di vescovo ausiliare  dallo stesso Martini  nonostante nella Arcidiocesi ci siano decine di  preti di livello culturale  superiore.   Il mobbing  che subì Scola è che fu costretto ad andare in una Diocesi diversa da quella ambrosiana per essere ordinato prete da monsignor Conigli (Diocesi di Teramo) per i problemi che gli creavano le persone sopra citate.  Quindi Scola ha sofferto come ho sofferto io con denigrazioni, maldicenze, soprusi, angherie e isolamento. Anche se lo negherà, ma è la pura verità.

Scola,  in un incontro con Benedetto XVI,  gli chiede di sostituire il cardinale Bertone Segretario di Stato per mettere ordine nella Curia Romana  e Bertone non lo perdona. Non solo ci sono anche contrasti fortissimi a Milano sul San Raffaele e sulla Università Cattolica. Bertone  vuole fare due poli:  quello sanitario (San Raffaele, Ospedale Gemelli di Roma, Casa del Sorriso a Foggia): Poi vuole fare un polo culturale: Università Cattolica di Milano e Università San Raffaele di Milano e la Facoltà di Medicina a Roma della Cattolica.  Bertone vuole creare questi due poli e farli entrare nell'orbita cattolica prima che cadano in altre mani. Scola che è Arcivescovo di Milano si oppone decisamente e l'operazione salta non senza lasciare strascichi.   I due insomma non vanno d'accordo su nulla. Ma Bertone non dimentica nè l'auspicio di Scola per destituirlo nè l'opposizione di Scola ai due poli.
Intanto i  dossier in Curia girano e i corvi pure. L'obiettivo è Bertone: vogliono destituirlo. Viene arrestato il maggiordomo del Papa ma i contenuti dei dossier sono gravissimi: lobby gay, i soldi dello Ior il controllo  dello Ior, e la massoneria alla quale aderisce qualche cardinale. Benedetto non ce la fa a contrastare tutti questi dossier, non ha  le energie nè le forze fisiche e Bertone è inviso a tutti. Allora  il Papa decide di dimettersi. Chiama il suo Segretario don Georg, Bertone e Sodano.
Poi annuncia in in Concistoro le sue dimissioni irrevocabili. Dopo lo sconcerto dei primi giorni, il 9 marzo 2013 viene indetto il Conclave.
Scola è il grande  favorito, ha 40 cardinali che lo voterebbero subito. Ma  al primo scrutinio prende solo 27 voti (che sono i voti italiani ndr)  I cardinali elettori allora pensano di prendere seriamente in considerazione l'elezione di Bergoglio italo americano che già otto anni prima fece il gran rifiuto a favore di Joseph Ratzinger. I curiali di Bertone e di Sodano (fra cui molti italiani)  si alleano e votano per Bergoglio e Scola non ha più i consensi necessari per essere eletto, cioè 77 voti. A questo punto al quarto scrutinio Bergoglio supera i 77 voti ed è il nuovo Papa e scatta un lungo applauso.  Il cardinale Comastri in serata lo convince ad accettare  e Scola perde la partita. I cardinali italiani sono i veri sconfitti: Nicora, Poletto, Caffarra, Romeo, Ruini, Re, Betori, Bagnasco, Tettamanzi, Sepe, ecc.   Scola ormai ha 73 anni e con un bellissimo collegio cardinalizio composito e variegato  e con facce giovanili potremmo vedere dopo Francesco  ( a cui auguriamo un pontificato luminoso)  un cinese, un africano o un americano al soglio di Pietro.
Comunque Scola  ha la seconda diocesi più grande del mondo dopo San Paolo del Brasile da guidare e il lavoro non gli mancherà e non si annoierà. E poi potrà dedicarsi ai suoi amati studi dimenticando le amarezze di Bertone.

Nessun commento: