Il problema della pedofilia c'è nel Pontificato di papa Francesco e c'era in quelli precedenti. Ma chi ha dato una svolta per contrastare questo crimine sono stati Benedetto XVI e papa Francesco. Questa volta parliamo di un prete cileno, don Omar Pinuer, 53 anni, che per anni gli sono stati affidati ragazzi minorenni nella Casa per giovani a San Francisco de Cunco e nella parrocchia di Temuco nel Cile meridionale. Qui ha abusato sessualmente e ripetutamente di 4 minori dai 14 ai 16 anni in più occasioni. Ci sono anche altre denunce su queste prete di 53 anni, don Omal Pinuer, ma le prove non sarebbero sufficienti. Tuttavia le prove sui quattro minori hanno riscontri. e testimoni secondo gli atti processuali. Secondo le testimonianze rese dai ragazzi il motto di don Pinuer era "Dio, alcol y dinero" in cambio di prestazioni sessuali.
La Pubblica Accusa ha chiesto 15 anni di reclusione e domenica conosceremo il verdetto.
I giudici descrivono che don Pinuer ha «allarmanti modalità della condotta», sostenendo che sia «elevato il rischio di reiterazione del reato perché l’uomo ha molteplici contatti con giovani uomini extracomunitari». Di più: «Don Pinuer aveva la capacità di blandire i minori con alcol e gratificazioni economiche, fingendo propositi di aiuto nei confronti dei ragazzi». Parlano di «astuzia», «disinvoltura» e «allarmanti modalità della condotta» i giudici del Tribunale di Temuco. I giudici mettono dunque «in evidenza le allarmanti modalità della condotta, ovvero la disinvoltura dell’approccio con i minori, lo svolgimento di rapporti sessuali fin dal loro primo incontro, il lungo tempo in cui fatti sono avvenuti, la particolare vulnerabilità dei minori, la capacità di blandire iragazzi con gratificazioni economiche, l’astuzia di aver posto in essere tali condotte accreditandosi agli occhi dei genitori e degli operatori sociali come un sacerdote animato da propositi di aiuto verso ii minori ». Pertanto, concludono «è elevato il rischio che il prete cileno (…) reiteri la condotta delittuosa in contestazione, atteso che le descritte modalità della stessa non appaiono affatto occasionali». Fin qui i giudici. Non vogliamo erigerci giudici anche noi. Però siamo di fronte a dei crimini che grida vendetta davanti a Dio e davanti agli uomini. Un prete che ha abusato sessualmente di 4 bambini di 13. 16 anni anni ripetutamente dimostra che il male c'è e nessuno può impedirlo. Verrebbe voglia di dire: dov'era Dio quando succedevano questi fatti? Questo ragazzi saranno segnati per sempre da queste odiose violenze. Vittime e carnefice entrambi convivono col dolore e con la sofferenza. Noi auspichiamo che i preti, che sono ministri di Dio, degli alter Christus, degli homo Dei e dei consacrati, lascino la loro veste quando hanno orientamenti sessuali così gravi come la pedofilia , quando la loro ortoprassi non è lineare, e lascia molto a desiderare e quando il degrado morale si manifesta con il peccato. I bambini, per nessuna ragione al mondo, vanno toccati. Essi sono e rappresentano l'innocenza, la purezza, e il candore. E il loro disagio familiare e la loro povertà non devono mai essere motivo per approfittare del loro stato di bisogno.
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