lunedì 26 agosto 2013

DON GIORGIO DE CAPITANI , SE QUESTO E' UN PRETE ...




Il prete don Giorgio De Capitani, 75 anni,  parroco di Sant’Ambrogio in Monte a Rovagnate in provincia di Lecco, dal 1 settembre 2013  sarà  rimosso dal suo incarico di parroco.  Questa è la decisione adottata dalla Congregazione per il Clero diretta dal cardinale  genovese Mauro Piacenza. Il prete rimosso  ha preannunciato  che la Curia gli ha offerto di dire la Messa domenicale  a Dolzago alle 18   con i suoi fedelessimi  lontano da Monte. Ma se egli  accetta gli resta sempre il suo blog e le sue comparsate in TV a parlare male dell'odiato Berlusconi.   Don De Capitani è un consacrato, un homo Dei, un ministro di Dio ma ha il pallino della politica e, in particolare,   il suo obiettivo è Silvio Berlusconi. Ma le divergenze col Cavaliere non le esprime in modo pacato, sereno e civile, tutt'altro! Fa ricorso a un linguaggio da trivio, scurrile, volgare che neanche nei porti e nei vicoli non trovi. Il che per un prete che dovrebbe amare il suo prossimo come se stesso è anormale. Ha aperto un blog e contiene insulti, parolacce e sconcezze. Il degrado morale di queste prete lo lascio giudicare a voi con le sue parole che pubblichiamo e ci domandiamo come mai il vescovo generale della Diocesi di Milano mons. Mario Delpini non l'ha mai rimosso. Ma vediamo il lessico parrocchiale di don De Capitani: "Dio, spedisci quel porco di Berlusconi all'inferno", "Signore, fai venire un ictus al Cavaliere". E ancora  contro il Cavaliere  il prete di Rovagnate non esercita la carità  e dice: " è un porco, corrotto e corruttore, pederasta, criminale, stragista!”.  Invoca anche l'intervento del Padre Eterno, ricordando però che "tocca a noi, popolo, a noi italiani dire basta, siamo stanchi di un immondo, di un porco". E invita Enrico Letta "a togliere l'Italia da un baratro", di cui è responsabile "l'immondo, il coso, l'horrendum" "il più perverso femminicida degli ultimi tempi". Don Giorgio ha -  come si evince dai suoi scritti - una autentica ossessione per Silvio Berlusconi. Sul suo blog, l’educato sacerdote difficilmente lo chiama per nome, ma preferisce l’appellativo “Demente“. E così Don Giorgio ci racconta del “culo sporco” di Berlusconi.  Dulcis in fundo la morte di sei militari italiani in Afganistan a Kabul. Su questi eroi dice l'indegno prete: “Perché la morte di sei mercenari vale più di migliaia di disoccupati in un Paese rincoglionito? Perché onorare la morte di mercenari, quando ben pochi si ricordano dei veri testimoni della carità e della giustizia?”.  Vorrei andare oltre ma credo che bastino queste parole per rendere l'idea che questo prete anziano è inadatto (la grazia non può supplire la natura), ed essendo una persona che agisce in persona di Cristo Capo dovrebbe esercitare l'amore verso i nemici. Le Scritture evidentemente non le conosce oppure si arroga la licenza di interpretarle a modo suo (il libero esame). E' un prete che non mi piace: duro, aggressivo, violento, spietato, prepotente e prevaricatore. In lui non c'è mitezza, dolcezza, amabilità, umanità, carità..Questo prete  è indegno, indecente, immorale, spudorato e vergognoso. Ma non perchè abbia attaccato Berlusconi, semplicemente perchè non sa cosa siano  l'amore e la carità cristiana.

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