"L'ho regalata perché non
potevo mantenerla". Si chiude con questa frase shock il mistero di
Maria, 'l'angelo biondo' trovato in un campo rom in Grecia. A parlare è
la madre, una donna bulgara di 35 anni, scoppiata in lacrime davanti
alla tv quando ha visto le immagini della figlia. Per mettere la parola
fine sul mistero manca in realtà un passaggio fondamentale: l'esame del
Dna, ma le dichiarazioni della madre e l'incredibile somiglianza di
alcuni dei suoi 10 figli con Maria farebbero pensare che la donna stia
dicendo la verità.
Una storia di povertà e miseria - Sarebbe
dunque una storia di povertà e miseria quella che si nasconde dietro la
vicenda che per 10 giorni ha tenuto con il fiato sospeso non solo i
greci, ma il mondo intero, con migliaia di segnalazioni di genitori ai
quali sono spariti i figli in cerca di una speranza. Una storia che
parte dalla cittadina bulgara di Gourkovo, nella provincia
centro-meridionale di Stara Zagora, dove la polizia ha fermato la donna.
Tutto è nato da un'indagine giornalistica: secondo il sito web greco
Zougla.gr, la donna - originaria della città di Nikolaevo - avrebbe dato
alla luce Maria in un ospedale di Lamia, nella Grecia centrale, il 31
gennaio 2009. Il sito pubblica anche il presunto certificato di nascita
della bimba con il nome del medico greco che ha assistito al parto e un
altro documento presentato come il certificato di matrimonio della donna
con Atanas Roussev, 36 anni, che sarebbe stato celebrato nel 1996 a
Nikolaevo.
"Ho dato via mia figlia perché non avevamo da mangiare" -
La famiglia Roussev ha oggi 10 figli, cinque dei quali sono biondi o
quasi albini e, secondo chi li ha visti, assomigliano in modo
impressionante a Maria. E cosi', quando ha visto la sua foto in
televisione, come ha raccontato uno dei suoi figli alla Tv di Stato
bulgara, la donna e' scoppiata a piangere e ha capito subito che si
trattava della sua bambina. "Abbiamo lasciato Maria in Grecia perché non
avevamo da mangiare, non avevamo lavoro e non potevamo prenderci cura
anche di lei - ha detto all'agenzia bulgara Bgnes - l'abbiamo regalata,
l'abbiamo lasciata senza prendere un soldo". Ma gli inquirenti stanno
cercando di controllare alcune voci secondo cui la Rousseva avrebbe
ricevuto 250 euro da Selini Salis, la donna rom di 41 anni nella cui
casa la polizia greca ha trovato Maria che faceva capolino da sotto una
coperta.
Sospetto traffico di minori -
Proprio per il timore che le comunità rom esistenti in Grecia possano
dare copertura a un grosso traffico di minori, nelle ultime 48 ore le
autorità di Atene hanno lanciato una vasta operazione di controlli negli
accampamenti fermando una quarantina di persone. In particolare una
giovane coppia rom, 19 anni lei e 21 lui, è stata arrestata sull'isola
di Lesbo perché sospettata di aver rapito un neonato di due mesi trovato
con loro. Con essi è stata arrestata anche la madre dell'uomo, 51 anni.
"Dai primi accertamenti ci risulta che i due non sono i genitori del
neonato", ha detto un portavoce della polizia. I tre sono stati fermati
dopo che un impiegato dell'anagrafe di Mytilini, il capoluogo
dell'isola, si è insospettito perché gli era stata presentata
un'autocertificazione per la nascita del bimbo invece che una
dichiarazione dell'ospedale come richiesto dalla legge.
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