la seconda moglie di Silvio Berlusconi
Berlusconi non l'aveva mai digerito, l'assegno di
mantenimento alla ex moglie: tre milioni di euro al mese, centomila euro
al giorno, con Veronica che rinunciava alla villa di Macherio.
Lo considerava l'ennesimo schiaffo dei magistrati milanesi:
un'altra botta al portafoglio, più o meno come il Lodo Mondadori con
cinquecento milioni di euro a De Benedetti.
Così l'estate scorsa l'ex premier ha avviato a Monza una
causa di divorzio. A Milano con Veronica Lario aveva trattato la
separazione consensuale. I giudici brianzoli hanno praticamente
dimezzato l'appannaggio della ex moglie: Berlusconi adesso le deve un
milione e quattrocentomila euro al mese, quarantaseimila euro al giorno.
L'ex presidente del Consiglio aveva già provato a
ricontrattare con Veronica gli alimenti. Si era parlato anche di un
riavvicinamento dopo un incontro a pranzo e di un accordo sulle basi di
questa cifra.
La cosa non era andata in porto. Gli avvocati avevano smentito ufficialmente e parlato solo di rapporti civili.
Ora la nuova svolta. L'ordinanza dei magistrati monzesi è
appellabile sempre a Milano. Quindi, probabilmente, la querelle della
separazione tra Silvio e Veronica avrà ancora un seguito.
Cominciò tutto con la lettera della Lario alla Repubblica
nel 2007 con le vergini che si offrono al drago: un passaggio citato
anche dai pubblici ministeri di Milano nella requisitoria del processo
Ruby bis. Poi nel 2009 c'era stata un'altra missiva di Veronica dopo il
caso del compleanno di Noemi Letizia festeggiato da Berlusconi in un
ristorante di Casoria: Veronica aveva scritto di divertimento
dell'Imperatore e ciarpame senza pudore per le candidature di un gruppo
di ragazze alle elezioni europee.
Il matrimonio dopo ventidue anni ovviamente era saltato.
Nel 2010 è scoppiato lo scandalo Bunga bunga e si è saputo più o meno
tutte delle feste di Arcore con le Olgettine. L'estate scorsa la
condanna per concussione e prostituzione minorile.
Veronica intanto è uscita di scena. Berlusconi ha trovato
una nuova compagna, Francesca Pascale: una relazione passata tra le foto
sui settimanali con il barboncino Dudù, la Pascale ha imposto la
spending review a Palazzo Grazioli e, secondo i rumours dellla politica,
vietato le visite ai falchi tipo Santanchè e Bondi, mentre la settimana
scorsa da Santoro, Michelle Bonev ha gettato più di un'ombra
sull'autenticità del rapporto e i gusti sessuali di Francesca e si è
presa una querela e la richiesta di un risarcimento di dieci milioni.
Adesso il Tribunale di Monza assottiglia l'assegno di
mantenimento per la ex moglie, una cosa di prassi, secondo gli avvocati
di Berlusconi per i quali l'appannaggio dato nella causa di separazione
normalmente si ritocca al ribasso in sede di divorzio. Berlusconi
davanti ai magistrati di Bari che indagano sul caso escort aveva
giustificato così i cinquemila euro versati ogni mese a Tarantini:
"Signori, mi hanno condannato a pagare 3 milioni e 200 mila euro al mese
a mia moglie, cioè 100 mila euro al giorno. Cinque mila euro sono venti
minuti di pagamento, venti minuti a mia moglie".
La coppia ai tempi d'oro
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