Molti amici mi chiedono un parere su Papa Francesco, un gesuita che arriva dalle periferie di Buenos Aires e che non ama farsi servire da cadetti, da ufficiali e da marescialli che lo omaggiano con l'attenti. Gesù Cristo dai suoi discepoli non pretendeva l'attenti ma nel 2013 (oltre 2000 anni dopo assistiamo a privilegi e al bacio della pantofola: Eccellenza qua, Eccellenza là...). E' evidente, che rispetto a Paolo VI e a Benedetto XVI, è diverso. Lui più sbrigativo, dai modi spicci e senza troppi giri di parole. Ottimista, attivo, dinamico. Gli altri due, colti, raffinati e attenti alla Teologia (la Verginità di Maria, la natura umana e divina di Cristo, la Chiesa gerarchica e la Resurezione) e ai dogmi della Chiesa. Entrambi attenti ai valori non negoziabili, al celibato sacerdotale e per il no all'accesso delle donne al sacerdozio. Ma non per questo meno attenti ai bisogni degli ultimi, dei malati, e dei sofferenti. Per esempio, Paolo VI scrisse la memorabile Lettera Enciclica Populorum progressio che potrebbe essere un manifesto del Pontificato di papa Francesco. Dicevo che Francesco con le sue scarpe ortopediche nere ( e non modello Prada), la sua croce in ferro battuto, e la sua abitazione nella Residenza Santa Marta con i Confratelli Vescovi ha rivoluzionato le cose non poco. Tutti i Vescovi che vanno in Udienza da lui devono cambiare la croce d'oro e indossare quella d'argento o di ferro battuto. Francesco ha nominato un Moderator Curiae, il card. Francesco Coccopalmerio, un canonista colto, preparato e molto umile, Poi Papa Francesco ha nominato mons. Ricca allo IOR come suo rappresentante e ha istitutito una Comissione di otto cardinali per ridisegnare la Curia Romana. Si tratta dell'arcivescovo di Tegucigalpa, cardinale Oscar Maradiaga,
con funzione di coordinatore, del cardinale Giuseppe Bertello,
presidente del Governatorato, dell'arcivescovo emerito di Santiago del
Cile, cardinale Francisco Javier Erraruriz Ossa, di quello di Bombay,
Oswald Gracias, di Monaco, Reinhard Marx, di Kinshasa, Laurent Monsengwo
Pasinya, dell'arcivescovo di Boston, cardinale Sean O'Malley e di
quello dell'arcivescovo di Sydney Georg Pell. La segreteria del gruppo è
affidata al vescovo di Albano, Marcello Semeraro, che il Papa conosce
personalmente dal sinodo del 2001, nel quale Bergoglio, allora
arcivescovo di Buenos Aires, era relatore generale aggiunto e monsignor
Semeraro segretario generale. Ha sostituito il cardinale Tarcisio Bertone, ma ha nominato Segretario di Stato monsignor Parolin vicino a Bertone. Ha inoltre spostato il cardinale Mauro Piacenza dalla Congregazione per il Clero e l'ha messo a guidare la Penitenzieria maggiore e questo, secondo me, è stato un errore perchè Francesco ha dato retta ai denigratori di palazzo che vogliono Pazienza come un ultra conservatore, tradizionalista e reazionario. Piacenza ha obbedito e non ha contestato la nuova nomina. Da qui si vede l'uomo e la sua umiltà; dei sacerdoti di tutto il mondo si occuperà ora l’arcivescovo Beniamino Stella.
Ha inoltre messo l’arcivescovo Lorenzo Baldisseri nel ruolo strategico di segretario generale dei Sinodo, che vuole rinnovare sulla base del principio: il Papa associa i vescovi nel governo della Chiesa universale. Poi c'è il ruolo del cardinale Angelo Comastri che cumula due incarichi importanti contrariamente a tutti gli esponenti di Curia: è Arciprete papale della Basilica di San Pietro con annessa Fabbrica che produce milioni di euro ed è Vicario del Papa per lo Stato del Vaticano. Due incarichi che uno non puo' svolgere bene contemporaneamente. Da ultimo ha designato il nuovo Ordinario militare per l'Italia, Sua Eccellenza mons. Santo Marcianò, 53 anni, un Dottorato in Sacra Liturgia e un Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense (una raccomandazione mons. Marciano' sii umile come Francesco e ispirati alla Parola di Dio). Il suo Predecessore, mons. Vincenzo Pelvi è in attesa di una Diocesi avendo ancora 10 anni per svolgere un mandato (E' incredibile il problema de Papa è quello di trovare un posto al napoletano Pelavi! Ma perchè non va a Afragola, Casoria, a Secodigliano in mezzo ai poveri...) Con una legge (N. XVIII) adottata martedì 8 ottobre il Vaticano ha armonizzato la sua struttura finanziaria ai parametri europei, come previsto anche dalla “Convenzione Monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione europea” del 17 dicembre 2009. << La nuova normativa - dice il comunicato della Sala Stampa della Santa Sede- , da accostare a quelle recenti in materia di diritto penale sostanziale e processuale ed in materia di sanzioni amministrative, nonché al “Motu Proprio” di Papa Francesco sulla giurisdizione penale, dell’11 luglio 2013, costituisce un ulteriore importante passo nella direzione della trasparenza e vigilanza delle attività di natura finanziaria ed un contributo alla stabilità e integrità del settore a livello globale >>.
Il Cardinale Angelo Comastri
Ha inoltre messo l’arcivescovo Lorenzo Baldisseri nel ruolo strategico di segretario generale dei Sinodo, che vuole rinnovare sulla base del principio: il Papa associa i vescovi nel governo della Chiesa universale. Poi c'è il ruolo del cardinale Angelo Comastri che cumula due incarichi importanti contrariamente a tutti gli esponenti di Curia: è Arciprete papale della Basilica di San Pietro con annessa Fabbrica che produce milioni di euro ed è Vicario del Papa per lo Stato del Vaticano. Due incarichi che uno non puo' svolgere bene contemporaneamente. Da ultimo ha designato il nuovo Ordinario militare per l'Italia, Sua Eccellenza mons. Santo Marcianò, 53 anni, un Dottorato in Sacra Liturgia e un Baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense (una raccomandazione mons. Marciano' sii umile come Francesco e ispirati alla Parola di Dio). Il suo Predecessore, mons. Vincenzo Pelvi è in attesa di una Diocesi avendo ancora 10 anni per svolgere un mandato (E' incredibile il problema de Papa è quello di trovare un posto al napoletano Pelavi! Ma perchè non va a Afragola, Casoria, a Secodigliano in mezzo ai poveri...) Con una legge (N. XVIII) adottata martedì 8 ottobre il Vaticano ha armonizzato la sua struttura finanziaria ai parametri europei, come previsto anche dalla “Convenzione Monetaria tra lo Stato della Città del Vaticano e l’Unione europea” del 17 dicembre 2009. << La nuova normativa - dice il comunicato della Sala Stampa della Santa Sede- , da accostare a quelle recenti in materia di diritto penale sostanziale e processuale ed in materia di sanzioni amministrative, nonché al “Motu Proprio” di Papa Francesco sulla giurisdizione penale, dell’11 luglio 2013, costituisce un ulteriore importante passo nella direzione della trasparenza e vigilanza delle attività di natura finanziaria ed un contributo alla stabilità e integrità del settore a livello globale >>.
In conclusione, Papa Bergoglio, ha scelto il nome di Frencesco e imiterà nel suo Pontificato il Santo di Assisi: avrà un'attenzione speciale per malati e sofferenti. E per gli ultimi della terra, i più deboli, i meno tutelati. E lo stessa virtù della carità la pretenderà dai 5.100 Vescovi ispirandosi alla Prima Lettera ai Corinzi di San Paolo là dove c' è l'Inno alla carità.
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