giovedì 14 novembre 2013

LO STUDIO DEL PREMIER LETTA COSTATO 24 MILA EURO






23.982,93 euro Iva compresa: questa è la fattura che è stata recapitata a Enrico Letta per il restauro dei mobili dello studio del Presidente del Consiglio, affidato all’impresa romana di Davide Torrenti con un contratto nel giugno scorso. Una cifra notevole che non ha mancato di suscitare le velenose critiche del quotidiano Libero per mezzo di un articolo pubblicato nell’edizione odierna a firma di Franco Bechis, che riprende nell’attacco il famoso commento degli attributi d’acciaio del Presidente del Consiglio.

Nell’analizzare i costi elevati per i lavori di restauro delle sedie nello studio del Presidente del Consiglio, il giornalista di Libero le compara alle dichiarazioni dei redditi degli Italiani: circa il 76% dei contribuenti del nostro Paese ha un reddito lordo ben inferiore alle spese sostenute, a quanto sostiene Bechis, che enfatizza il paragone per sottolineare i folli pagamenti del Governo a carico dei contribuenti.

L’attacco di Libero non finisce qui, ma analizza nel profondo tutte le uscite economiche per il restyling che portano la firma di Enrico Letta dal giorno del suo insediamento in avanti: ai quasi 24mila euro di restauri delle sedie vanno aggiunti gli 8369,65 euro per la manutenzione delle tende che proteggono l’ufficio dal sole e dagli sguardi indiscreti, oltre ad altri 728,42 euro per una fornitura di guanti in plastica per l’apertura della posta.

Non mancano di far discutere anche gli sgabelli girevoli per l’anticamera, pagati 336,38 euro, ai quali si sommano i 42.510,33 euro di sedie e 1.009,14 euro di altri sgabelli consegnati nelle prime settimane di giugno, dopo l’insediamento.

Per terminare la carrellata, Franco Bechis passa al vaglio anche le spese per l’ingresso di Palazzo Chigi, per il quale sono stati sborsati 740,05 euro di manutenzione, e 5.563 euro per le telecamere di sorveglianza a palazzo Chigi e a Palazzo Verospi, mentre a Villa Doria Pamphilj la sicurezza è stata assicurata dall’acquisto di una telecamera da 1.644,69 euro.

Folli o necessarie? Dall’articolo di Libero non è dato saperlo, anche se effettivamente sembrano costi quantomeno esagerati per un accurato restyling dei palazzi del Governo Italiano. Né Enrico Letta né i suoi portavoce hanno ancora replicato alle accuse di essere dei spendaccioni coi soldi dei contribuenti.





Nessun commento: