lunedì 4 novembre 2013

GLI AMICI DI SALVATORE LIGRESTI E DEI LA RUSSA


di Franco Fracassi                   Vincenzo La Russa membro del CdA di Fonsai

Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha avuto il torto di essere beccata con le mani nella marmellata. È stata beccata mentre faceva un favore alla famiglia Ligresti. Ma non si tratta del primo favore. Come non è il primo politico che si genuflette al cospetto del plurinquisito, pluricondannato, pluricoinvolto in tanti dei più noti scandali italiani: Salvatore Ligresti.

Popoff ha deciso di svelarla questa lista. Di spiegare perché il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, di solito assatanato contro il governo Letta e i suoi ministri, sia stato solidale con la Cancellieri.

Due indirizzi sono la chiave di tutto: via delle Tre Madonne a Roma e Torre Velasca a Milano. Qui si esercita gran parte dell'influenza di Ligresti sulla politica e sull'alta finanza nostrana. Il metodo è molto semplice: case da sogno, vicini di casa potenti, affitto da case popolari.

Cominciamo da Roma. Quartiere Parioli, il più elegante, più esclusivo. Via delle Tre Madonne si trova a due passi da Villa Borghese ed è costeggiata dal muro di cinta della residenza dell'ambasciatore statunitense in Italia.

Più che un palazzo è un castelletto: tre enormi e lussuosi blocchi neoclassici color giallo arancio con terrazze alberate e fontana con zampilli nel cortile centrale, dietro l'enorme cancello elettrico. Via delle Tre Madonne 14, 16 e 18. Quarantadue campanelli. La maggior parte dei quali si limita a una sigla o al nome di una città, tipo New York. È sufficiente per comprendere che da queste parti in fatto di potere non si scherza. E se non basta, ci sono Digos e carabinieri che si alternano di guardia, 24 ore al giorno.

Qui abitano (o hanno abitato fino a pochi mesi fa) l'ex ministro Brunetta, le sorelle Chiara e Benedetta Geronzi, il numero due di Futuro e Libertà Italo Bocchino, l'ex ministro Udc Rocco Buttiglione, l'ex direttore generale della Rai Mauro Masi, il figlio dell'ex presidente della Consob Marco Cardia e, soprattutto, il coordinatore del Popolo della Libertà, ministro dell'Interno e vice presidente del consiglio Angelino Alfano.

Spiega una signora che abita nel palazzo di fronte: «Vede lassù, quelle tettoie sull'attico? Roba abusiva. Lo sanno tutti. Però, qua la legge non conta. Qua, se ci abiti, vuol dire che la legge sei te in persona».

Un esempio del potere? Antonio Jezzi, avvocato con studio in via Tre Madonne dal 1985. Quando l'Ina cedette l'immobile alla Milano Assicurazioni fu buttato fuori senza tanti complimenti: «Non ero il tipo di inquilino che volevano loro. E, soprattutto, il problema era che io volevo comprare l'appartamento. Invece, Ligresti queste case le voleva tenere a disposizione, per affittarle alle persone giuste, col prezzo giusto, accontentando le richieste di chi contava, e non le legittime aspettative di chi era stato lì dentro vent'anni».

Jezzi ha tentato la via processuale per difendere le proprie ragioni. Sentenza favorevole in primo grado, e cinque milioni di euro come risarcimento. In secondo grado giudizio ribaltato a tempo di record. «In sette mesi hanno deciso per lo sfratto. Io che faccio l'avvocato da una vita sono rimasto stupito. Le chiavi di accesso all'appartamento mi sono state tolte al terzo accesso domiciliare. In genere non se ne parla prima dell'ottavo. Il mobilio, poi, è stato depositato in un magazzino, senza nemmeno un avviso di ritiro».

Poi c'è Milano. Torre Velasca svetta sul centro meneghino. Anch'essa di proprietà della Fondiaria Sai di Ligresti. Alcuni esempi d'inquilini: l'ex prefetto di Milano Bruno Ferrante; Bruno Tabacci, assessore al Bilancio della giunta Pisapia, inquilino dei piani alti; il figlio dell'ex ministro Ignazio La Russa (Geronimo) vive nell'attico.

Gli appartamenti Fonsai hanno una superficie media di 220 metri quadrati. Il canone dovuto per appartamenti di lusso con una metratura simile è di seimila euro al mese. Ai suoi inquilini eccellenti Ligresti fa pagare duemila euro. Peccato che il comprensorio di via delle Tre Madonne sia stato appena venduto da Fonsai a Unipol. La compagnia assicurativa ha fatto sapere che il prezzo d'affitto verrà alzato quando i rispettivi contratti scadranno. Ecco perché alcuni condomini, come Brunetta, da qualche mese non abitano più lì.

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