lunedì 4 novembre 2013

IL FIGLIO DELLA CANCELLIERI HA LAVORATO NEL GRUPPO FONSAI E HA PRESO 5,5 MILIONI DI EURO

"'Sto Peluso il figlio del ministro Cancellieri... Siccome lui è talmente protetto, figurati cosa gli daranno in Telecom". Ad affermarlo, in una conversazione intercettata dalla Guardia di Finanza, è Giulia Ligresti, che commenta con toni molto critici l'operato di Pier Giorgo Peluso. "E' entrato da noi un anno fa come direttore generale - dice -, è uscito ieri e in consiglio gli hanno deliberato la buona uscita di cinque milioni e mezzo, capito?"."Tutto è stato deciso dalle banche, noi ci fanno il mazzo. Infatti c'era una persona che stava lì con mio papà e diceva 'certo, se quei soldi fossero stati deliberati per te o per me o per Paolo (il fratello di Giulia, ndr), il giorno dopo dal consiglio veniva fuori una denuncia'".
"Questo qui - aggiunge la Ligresti - è entrato e ha distrutto tutto. Ha avuto il mandato. Come se tu entri in un'azienda e svalorizzi tutto, distruggi tutto, fai in modo che, se uno la può prendere a zero, e poi si vedeva che era un mandato, è uscito appena fatta con cinque milioni e mezzo".


Pm: Peluso favorì Amber svalutando azioni Fonsai - 
Il ruolo giocato da Pier Giorgio Peluso, ex direttore generale di Fonsai e figlio del ministro della giustizia Annamaria Cancellieri, nell'ingresso del fondo Amber nel capitale della compagnia assicurativa sarebbe al vaglio della Procura di Milano. Il pm, Luigi Orsi, emerge dalle annotazioni a margine delle intercettazioni disposte dalla Procura di Torino su alcuni dirigenti di Fonsai, aveva convocato l'ex a.d. Emanuele Erbetta ''a fornire elementi di dettaglio (confortati da idonea documentazione)'' in merito all'acquisto da parte di Amber di una quota di Fonsai. ''Il sospetto degli inquirenti pare sia legato al fatto che la partecipazione al capitale sociale del fondo Amber sia stato in qualche modo 'agevolato' dall'ex direttore generale di Fonsai, dr. Pier Giorgio Peluso, attraverso uno sconto sui diritti'', si legge nelle annotazioni.

Il ruolo di Peluso nell'ingresso di Amber è stato evidenziato anche da Giulia Ligresti nelle sue dichiarazioni ai pm torinesi: ''In una riunione del Cda, tenutasi prima dell'estate (2011, ndr)'' Peluso ''diede la notizia di aver concluso la cessione, in percentuale certamente superiore al 2%, della azioni di Fondiaria al fondo Amber''. La vendita avvenne ad un prezzo ''di 0,70 euro per azione, almeno cosi' credo, peraltro ricordo che il valore del titolo raggiunse anche 1,70 euro''. Amber entro' in Fonsai con una quota del 2,1% del capitale nell'agosto del 2011. Peluso, con il benestare di Unicredit, era da maggio direttore generale. Ad ottobre il fondo denuncio' al collegio sindacale le gravi irregolarita' nelle operazioni che avevano come controparte la famiglia Ligresti. Fatti che destarono l'attenzione della magistratura, della Consob, dell'Isvap e accelerarono l'uscita di scena dei Ligresti.

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