mercoledì 20 novembre 2013

DI PIETRO, CANCELLIERI INDIFENDIBILE, SI DIMETTA




''Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, deve dimettersi immediatamente. La sua posizione e' indifendibile. Deve lasciare il suo posto prima che il Parlamento voti la mozione di sfiducia''. Lo scrive il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un intervento pubblicato sul quotidiano 'Il Tempo'. ''E' grave, infatti, - prosegue Di Pietro - che il Guardasigilli abbia utilizzato il suo ruolo istituzionale per tentare di agevolare la scarcerazione di un'amica detenuta e che abbia rivendicato la sua amicizia con un pregiudicato, nonche' con delle persone su cui sta indagando la magistratura. Chi e' al governo dovrebbe dare il buon esempio ed essere al di sopra di ogni sospetto. Purtroppo in Italia non e' cosi' perche' sempre di piu' chi siede nelle istituzioni approfitta del ruolo che ricopre. E' grave che il ministro Cancellieri pretenda di rimanere al governo, nascondendosi dietro al fatto che al momento non risulti essere indagato, ma e' ancor piu' grave che stia esercitando una pressione politica indebita nei confronti della maggioranza che sostiene l'esecutivo. In pratica, costringe i parlamentari a votare la fiducia a suo favore per evitare che crolli il governo. Una situazione assurda. Non si puo' continuare a dare l'idea che ad essere aiutati siano solo gli amici dei potenti. La Costituzione dice che la legge e' uguale per tutti''. ''Anche per questo - aggiunge Di Pietro - non e' tollerabile che ci siano detenuti di serie A e di serie B. Tutti coloro che sono in carcere, e che si trovano nelle condizioni di Giulia Ligresti, hanno i suoi stessi diritti, anche se non sono in possesso del numero di telefono del Guardasigilli. In qualsiasi altro Paese democratico, un esponente del governo si sarebbe dimesso per molto meno e un Parlamento degno di questo nome lo avrebbe revocato senza lasciarsi ricattare. In Italia, invece, lo sport preferito e' quello di rimanere attaccati alla poltrona''. ''Anche se resto scettico - conclude Di Pietro - mi auguro che i membri del Parlamento abbiano un sussulto di dignita' e che non si mostrino complici del ministro della Giustizia''.

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