domenica 24 novembre 2013

LA RACCOMANDAZIONE NEL CARCERE, GLI AGENTI E I DETENUTI DI MARASSI





Nelle 206 carceri che ci sono nella penisola italiana da gennaio 2013 ad oggi sono deceduti 141 detenuti  di cui 46 si sono suicidati. La ministra della Giustizia Cancellieri (quella che usava il  telefono del ministero per parlare con la moglie di un pregiudicato, Salvatore Ligresti,  ( che nel 1992 fece tre mesi di carcere a San Vittore)sposato con  Bambi Susini  e fece anche una telefonata con il fratello Antonino Ligresti anch'egli responsabile di gravisssimi reati; la ministra parlava di Giulia Ligresti incarcerata a Vercelli. I suoi parenti le chiedevano un intervento per farla uscire dal carcere per motivi di salute.  Sta di fatto che dopo le due telefonate con Antonino e con Bambi Susini, Giulia Ligresti uscirà dal carcere facendo un patteggiamento con i giudici.Che sia una singolare coincidenza? Non è dato sapere. Peccato che 64.999 detenuti non abbiano avuto   la stessa fortuna della figlia di  Ligresti..




                                                           

 «Non vi è stato nessun favoritismo nè interventi calati dall’alto e questo è ciò che dicono i fatti», replicava il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri nel suo discorso alla Camera. «Sono stata ferita nel mio onore. I miei doveri di ministro e la mia coscienza - assicurava la Guardasigilli - non mi avrebbero consentito di comportarmi» nel caso di Giulia Ligresti «diversamente da come mi sono comportata» in tanti altri casi di cui è arrivata segnalazione. Cancellieri sottolineava che l’esito del caso Ligresti non dimostra l’esistenza di una «giustizia di classe», che distingue fra «cittadini di serie A e B», fra «ricchi e poveri». Poi concludeva dicendo di non aver «mai delegittimato toghe e di avere fiducia nei pm». La Cancellieri alla Camera ha continuato a difendersi come nelle scorse settimane, quasi sdegnata: Sono molto amareggiata, non ho mai mentito al Parlamento o ai magistrati. Non ho acquisito alcun debito di riconoscenza, ho agito in assoluta fedeltà e lealtà alle istituzioni. Se avessi avuto un dubbio, non avrei avuto esitazioni a lasciare l’incarico”.
Intanto nelle carceri si muore.
C'è da segnalare l'operato degli Agenti (gli Assistenti o gli Agenti scelti) di Marassi (Genova)  che si adoperano con la massima vigilanza all'esterno delle celle e ascoltano i bisogni dei detenuti con disinteresse, gratuità e solidarietà. Sono sempre attivi e collaborativi con i detenuti specie  nella prima accoglienza. Loro hanno un ruolo importante e fondamentale perchè il detenuto spesso  è solo, disperato e depresso.  E gli Agenti che hanno 20-25 anni  conoscono il bene di cui nessuno parla sui giornali.   Il Cappellano di  Marassi don  Gatti  - mi dicono - suoni   la chitarra e abbia buoni rapporti solo con Ispettori, sovrintendenti, commissari, e assistenti capi. Non c'è una vera  pastorale carceraria di don Gatti per i detenuti di Marasssi. Egli potrebbe essere  un'ipocrita simile a un sepolcro imbiancato:  all'esterno   bello a vedersi, ma dentro un uomo che sarebbe  pieno di ossa di morti e di ogni putridume.
  E i detenuti chi li tutela, chi dice loro una buona parola, chi li conforta nel dolore e nella sofferenza, chi  usa misericordia nei loro confronti  come ci ha insegnato Gesù? E intanto il prete canta. Se questi sono gli uomini di Chiesa.... Io sono un Cardinale!
I detenuti che sono 880 rinchiusi in celle da 4-6-8 posti vivono in condizioni disumane: le lenzuola vengono cambiate 1 volta al mese, il vitto è scadente, i materassi non vengono disinfettati.  Per fortuna c'è un centro clinico con specialisti medici che curano i detenuti malati.
Rimangono la noia, l'ozio, la diseducazione, e il vizio che c'è fra i vari detenuti. Diversamente ci sono i programmi televisivi (il più gettonato è Striscia la notizia). Durante la giornata ci sono le tazzine di caffè (almeno 5) e poi le torte, e il mangiare prodotto dai detenuti  cuochi. Una volta al giorno c'è la doccia calda, 4 ore d'aria e il calcetto o le carte.
Tutti detenuti modello anche se responsabili di reati che non hanno la fortuna di avere un ministro che si occupi della loro scarcerazione. La posta in partenza e in arrivo viene aperta con un sistema basato sul vapore e le notizie di reato vengono segnalate ai giudici.  Non esiste la privacy purtroppo.



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