martedì 6 maggio 2014

IL PRESIDENTE DELLA LAZIO LOTITO: "NELLE CURVE C'E' SPACCIO E PROSTITUZIONE"

                                   


Dopo aver assistito ai fatti antecedenti alla finale di Coppa Italia, giocata proprio nello stadio Olimpico sede delle continue contestazioni degli ultras biancocelesti ai suoi danni, Claudio Lotito condanna il tifo delle curve e rincara pure la dose. "Nelle curve si è creata una zona franca, si deve sapere che c'è spaccio di droga, merchandising falso e prostituzione. Per estirparle occorrono processi per direttissima e tolleranza zero", dichiara il presidente della Lazio. Per il patron non ci sono mezzi termini: bisogna estirpare il fenomeno ultras. Per farlo Lotito non ha la minima intenzione di scendere a compromessi e auspica la mano pesante: "Il Daspo non basta". Intanto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervistato a 'La telefonata' di Belpietro, torna sui fatti di sabato, chiarendo ancora una volta la dinamica dei fatti e soprattutto dei concitati momenti in cui Marek Hamsik ha colloquiato con il capo ultras Gennaro 'a Carogna: "La trattativa non sta né in cielo né in terra, nessuno puo' immaginare che lo Stato abbia deciso con i violenti di giocare né una partita. Come governo abbiamo il dovere di stabilire le regole, la sicurezza spetta all'autorità di pubblica sicurezza, in questo caso il prefetto, e da parte loro è stata valutata la possibilità di giocare. In curva si era diffusa la voce della morte di un tifoso per una faida fra tifoserie e, a livello di società come Napoli calcio, hanno deciso di mandare Hamsik per rassicurare la curva che così non era. La cosa concreta è che il ferimento è avvenuto a Tor di Quinto, a 3-4 km dallo stadio e la partita poi si è svolta regolarmente".