martedì 19 novembre 2013

VOGHERA, ALLARME SICUREZZA





La città di Voghera, un grosso centro dell'Oltrepo Pavese con 40 mila abitanti, è nell'occhio del ciclone per le questioni relative all'ordine pubblico. L'altra notte, sotto il mio palazzo,  sono state bruciate ben due  automobili alle 4.30 del mattino. E un negozio gestito da cinesi ha rischiato anch'esso di essere incendiato. Solo la prontezza della proprietaria ha fatto si che con l'estintore esso andasse salvato. Nel mese di settembre  sempre a Voghera  vicino all'autoporto alcuni vandali e teppisti hanno incendiato cinque automobili. Si parla di un minore straniero di origine rom (che parla un ottimo italiano e che quando si esprime parla a voce alta e quindi restiamo ingannati sulla sua vera identità)  che sarebbe responsabile di questa ondata di roghi e incendi dolosi e che è il capobanda  Le gang latinos americane presenti in città  non c'entrano nulla. Il Comune aveva ritenuto di dire ai vogheresi che i problemi della sicurezza sarebbero stati risolti con l'installazione di ulteriori  videocamere specialmente in piazza San Bovo dove il ritrovo di vagabondi e barboni con la bottiglia di vino in mano dal mattino alla sera è una consuetudine. Ma la strategia migliore è il controllo del territorio, delle persone e delle automobili.
Un altro gravissimo  problema che riguarda Voghera è la diffusione della droga: cocaina,  hashish e marijuana.  Un corriere della droga ultrasettantenne lo  hanno arrestato  i militari della Guardia di Finanza di Voghera. L'uomo, cittadino italiano di 72 anni, era alla guida del proprio autoveicolo quando le Fiamme Gialle lo hanno fermato per un controllo di routine. Il fare nervoso dell'anziano ha spinto i militari a un controllo piu' approfondito del mezzo. E nell'ispezione sono stati trovati 7 borsoni da viaggio contenenti complessivamente 50 kg di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana, 9 cartucce da arma da fuoco Western-Winchester calibro 7,65 e circa 2000 euro contanti in pezzi da 50 euro. Per l'ultrasettentenne si sono aperte le porte del carcere di Pavia.
Invece dopo numerosi appostamenti e inseguimenti, il commissariato di polizia di Voghera ha arrestato un marocchino sospettato di essere uno dei più grossi spacciatori della zona: aveva un giro di almeno 50 clienti al giorno, cui vendeva eroina e soprattutto cocaina. L’arresto è stato convalidato dal tribunale di Pavia.
 Nei giorni scorsi gli agenti del Commissariato, su ordine del Dirigente del Commissariato - Mauro Zampiero, hanno effettuato una serie di controlli sia a Voghera, sia nei paesi limitrofi. Controllati e denunciati alcuni cittadini stranieri.

 I controlli dei poliziotti hanno portato alla denuncia di due cittadini marocchini, uno che si trovava in piazza San Bovo ed era in possessi di oggetti atti a offendere mentre l'altro per ubriachezza molesta in piazza Meardi. Denuciati anche due cittadini rumeni ed un albanese per alcuni furti tentati al supermercato Galassia di Casei Gerola e, all'Esselunga di viale Montebello a Voghera, per il furto di alcolici: valore della refurtiva 100 euro.
Nel corso degli ultimi mesi a Voghera, come nelle altre città e nei piccoli centri limitrofi, c'è stato un sensibile aumento del numero di furti sia in appartamento, sia negli esercizi commerciali. Nei giorni scorsi anche una banca è finita nel mirino dei malviventi.
Anche nei giorni scorsi i ladri sono entrati in azione in via Dalla Chiesa.Una famiglia si è ritrovata un ladro nella stanza da letto in piena notte. Il ladro si era già impossessato di cento euro ma quando il padrone di casa si è svegliato si è dato subito alla fuga. 
In piena notte i ladri sono entrati in azione anche in una panetteria, però ilm titolare è riuscito a lanciare l'allarme. Quegli oggetti avevano per me e la mia famiglia soprattutto un grande valore affettivo, spero solo di poterli riavere, un giorno, anche se so che sarà molto difficile».
A parlare è la pensionata G.I., 73 anni: i ladri hanno preso di mira la sua abitazione, in strada Valle, approfittando della sua temporanea assenza: con il marito stava facendo una visita al cimitero, sulle tombe dei propri cari.
«Saremo rimasti assenti da casa un paio d’ore – continua la signora – Quando siamo arrivati, la sgradita sorpresa: non c’era niente di particolare in disordine, sembrava quasi che i malviventi sapessero dove colpire. Sono riusciti ad entrare in casa dopo aver fatto saltare la serratura di una porta-finestra che dà sul retro dell’abitazione, quindi hanno rivolto le loro “attenzioni” agli oggetti in oro e agli orologi che appartenevano a tre generazioni della nostra famiglia. Il tutto era riposto in un cassetto di un armadio. Come detto, quegli oggetti avevano per noi un grande valore affettivo ed erano anche bei ricordi». Difficile stabilire il valore del bottino realizzato dai soliti ignoti: si può comunque tranquillamente parlare di alcune migliaia di euro.
«Abbiamo segnalato quanto accaduto alla compagnia carabinieri della nostra città, per le indagini del caso, ed abbiamo anche fornito una descrizione di quanto sparito da casa: la speranza è che magari, col tempo, gli inquirenti riescano a recuperare almeno in parte gli oggetti rubati». Nella zona di strada Valle, come peraltro purtroppo un po’ dappertutto in questo periodo, anche in passato erano stati segnalati furti e incursioni (notturne e no) in ville ed abitazioni.
I malviventi hanno scelto il momento giusto in cui colpire, approfittando dell’assenza dei proprietari: non è escluso tenessero sotto controllo le abitazioni della zona, per poter avere la certezza – in qualche modo – di «andare sul sicuro». E così è stato.
Da ultimo ci sono le prostitute nigeriane in viale Montebello che esercitano la professione dalle  22 alle 5 del mattino  e  che  disturbano parlando a voce alta e portando nella città  malattie veneree quali sifilide, epatite b, candidosi, gonorrea e Hiv.( vedi Legge 20 febbraio 1958, n. 75 ;  l'art. 113, L. 24 novembre 1981, n. 689D.Lgs. 30 dicembre 1999, n. 507. In un Paese dove ci sono 9 milioni di poveri troviamo a Voghera giovani stranieri che non lavorano: come fanno a pagare l'affitto, il mangiare e l'abbigliamento?
Ci auguriamo che il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Voghera e Pizzale, Francesco Zio, con i suoi colleghi, possa riportare a Voghera un po' di ordine e di sicurezza.

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