Gabriele Paolini, l'onnipresente disturbatore televisivo arrestato a
Roma con le accuse di prostituzione e pornografia minorile e ancora
produzione di materiale pedopornografico, è stato incastrato grazie ad
alcuni video, sequestrati dai carabinieri, con scene di sesso con
ragazzi adolescenti, in particolare due studenti sedicenni, già
identificati. Sequestrata anche la cantina dove Paolini incontrava i
ragazzini che - secondo la ricostruzione degli investigatori - l'uomo
pagava in cambio di rapporti sessuali e che sapevano di essere ripresi.
Ma l’indagine dei carabinieri è partita da una denuncia presentata dai
titolari di un laboratorio fotografico di Riccione che ricevuto alcuni
file da stampare che ritraevano scene di sesso tra Paolini e alcuni
ragazzi minorenni.
Sequestrati video con scene di sesso con adolescenti -
I file fotografici erano stati consegnati per la stampa personalmente
dallo stesso Gabriele Paolini, il quale, nel tempo, si era servito del
punto vendita di via Nomentana anche per la masterizzazione su Dvd di
alcuni video amatoriali da lui realizzati che non erano ancora stati
cancellati dal server informatico del laboratorio fotografico. Questi
file digitali sono stati sequestrati e analizzati dai carabinieri e ne
"è emerso che i video ritraevano scene di sesso tra Paolini e vari
ragazzi adolescenti che venivano indotti al compimento degli atti
sessuali, dietro promessa di pagamento di somme di denaro e che erano
consapevoli di essere video ripresi", hanno sottolineato gli
investigatori.
Tra le vittime minori, due italiani e un romeno -
Il lavoro svolto dai carabinieri ha quindi consentito di identificare
due dei ragazzi video ripresi, accertando che si tratta di due minori di
nazionalità italiana, entrambi sedicenni, studenti, mentre un terzo
minore identificato, anch`egli sedicenne, romeno, studente, è stato
invece ripreso nudo mentre il Paolini gli proponeva di avere un rapporto
sessuale con lui. Nel corso delle operazioni sono state effettuate
perquisizioni domiciliari e sequestrato materiale, anche di natura
informatica, ritenuto utile al proseguo delle indagini. Paolini, dopo
l'arresto, è stato portato nel carcere di Regina Coeli.
Ragazzini adescati via internet -
La cantina dove Paolini portava i ragazzini, adescati in chat su
internet, si trova nella zona di Piazza Bologna a Roma. Qui gli incontri
venivano ripresi dallo stesso Paolini. Sono tanti i video che
ritraggono Paolini mentre consuma rapporti sessuali con ragazzini. I
minorenni coinvolti, oltre ai tre identificati, potrebbero essere dunque
molti di più. Sono in corso indagini dei carabinieri per identificare
dunque gli altri ragazzini che appaiono nei video.
Giovani normali - "Bravi
ragazzi" che vanno a scuola e conducono una vita come tanti loro
coetanei. Con alle spalle famiglie normali di impiegati. Nessun disagio
economico o situazioni di degrado in sottofondo. Così sono stati
descritti i giovani sedicenni adescati via Internet da Gabriele Paolini e
immortalati in alcuni video. Al momento sembra che i ragazzini avessero
rapporti occasionali con Paolini, per 'racimolare' qualche soldo. Per
un piumino nuovo, una ricarica telefonica o jeans alla moda. E' escluso,
al momento, che si prostituissero in maniera sistematica. I giovani,
affidati alle famiglie, non sono stati ancora ascoltati dagli inquirenti
che nei prossimi giorni chiederanno l'autorizzazione del giudice
tutelare. In quell'occasione, assistiti anche da uno psicologo,
spiegheranno forse come sono caduti vittime del disturbatore Tv. Gli
investigatori dei carabinieri stanno continuando la visione dei video
sequestrati per capire se oltre ai tre ragazzini finora identificati
possano esserci altri eventuali ragazzi adescati.
Fece campagna anti-pedofili: "fui abusato"
- Non molto tempo fa Paolini aveva promosso tramite Facebook una
raccolta di firme contro pedofili e stupratori. "Il motivo del
raccogliere queste firme - scriveva - è per mettere fine alle crudeltà
dei pedofili e degli stupratori. Avendo avuto anche io una brutta
esperienza all'età di 15 anni, posso dirvi che queste persone che
abusano di poveri bambini sono senza pietà e senza scrupolo ed è per
questo che meritano la pena di morte. Quindi sì alla pena di morte per i
pedofili e stupratori e sì alla felicità dei bambini".
I ragazzini: "Per noi era l'uomo della tv" -
"Quello che facevamo ci sembrava normale": Così ai pm di Roma i due
ragazzini identificati e ripresi in un video intenti in atti sessuali
con Gabriele Paolini, arrestato ieri a Roma. Rispondendo alle domande
del magistrato i ragazzi hanno descritto il rapporto con Paolini come
"qualcosa di normale", sottolineando che per loro Paolini era "un volo
noto della tv", la cui conoscenza era "motivo di vanto con gli amici".
"Con la sua auto spesso andavamo in giro, ci portava a giocare a
bowling. Ci ha anche portato a bere il the a casa con i suoi". Nel corso
dell'audizione i due hanno riferito che l'uomo li aveva presentati ai
genitori. "Il padre di Paolini- hanno detto - ci ha insegnato quel gioco
da anziani con le carte, la briscola". I ragazzini, ascoltati con
l'ausilio di uno psicologo, hanno detto di conoscere Paolini "già da
qualche tempo".
Gip: "Condotta grave" - Per
il magistrato siamo in presenza di "un quadro di assoluta svalutazione
della altrui libertà, con acclarata incapacità di governo dei propri
impulsi antisociali". Nel provvedimento di circa 14 pagine, il gip
Alessandra Tudino, descrive la personalità di Paolini caratterizzata da
"assoluta incapacità di contenimento, esasperata ed anzi enfatizzata
nella relazione con minori (testimoniata anche dalla esaltazione
narcisistica insita nella auto-produzione del materiale)" e con "totale
assenza di continenza e di rispetto dell'altrui persona, oltre a
dispregio delle regole civili".
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