venerdì 15 novembre 2013

CANCELLIERI VERSO LE DIMISSIONI: FU LEI A CONTATTARE I LIGRESTI

Prima Matteo Renzi, poi Giuseppe Civati e adesso Gianni Cuperlo. In pratica i candidati alla segreteria del Pd chiedono nei fatti un passo indietro al ministro di Giustizia, Annamaria Cancellieri. Con il passare delle ore la vicenda del Guardasigilli è entrata prepotentemente nel dibattito congressuale del Pd intrecciandosi anche con la probabile scissione del Pdl. Martedì mattina la Camera dovrebbe votare la mozione di sfiducia individuale presentata dai Cinque Stelle nei confronti del Guardasigilli. Ma con le dichiarazioni dei candidati del Pd alla segreteria del partito la situazione potrebbe precipitare già a partire dalle prossime ore.

Il caso Cancellieri, esploso dopo le rivelazioni di Repubblica sull’esistenza di alcune telefonate tra il ministro e la famiglia del finanziere Salvatore Ligresti, a partire dalle ore successive all’arresto del capofamiglia e dei figli , nei fatti ha azzoppato il Guardasigilli. In questo clima anche una evenutale sostituzione del ministro di Giustizia rischia di minare la tenuta del governo, come se non bastassero le fibrillazioni del Pdl.

«Io penso che, alla luce di quello che sta accadendo, sia utile che il ministro stesso con il presidente del Consiglio verifichi se ci sono ancora le condizioni per andare avanti con serenità nel suo ruolo di guardasigilli», ha detto in mattinata Cuperlo. E il senatore del Pdl Giro ha espresso forti dubbi: «Conosco la Cancellieri da tanti anni: è una persona seria, integerrima e molto rigorosa. Credo che non sia disponibile a sopportare un’aggressione così, perciò penso che farà bene a fare un passo a lato entro oggi, chiarendo definitivamente la sua posizione e annunciando il suo ritiro dal Governo». 

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