Il cardinale Walter Kasper, relatore al Concistoro straordinario sulla famiglia per volontà di Papa Francesco, insiste sulla necessità che la Chiesa si interroghi sulla possibilità di riammettere, in alcuni casi, i divorziati risposati alla comunione.
"Il fallimento - afferma il porporato tedesco in un'intervista a Famiglia cristiana - è possibile anche per un cristiano e vediamo che oggi, purtroppo, ci sono molti matrimoni che falliscono. Ma anche in queste situazioni la Chiesa deve essere vicina, aiutare, consigliare, incoraggiare. Il grande problema che stiamo dibattendo è come fare tutto ciò senza venir meno alla dottrina. Perché dobbiamo essere chiari: la dottrina non si può togliere e non si può cambiare la parola di Gesù che è vincolante. Quello che si può fare è riflettere sulla differenza tra dottrina e disciplina e dunque capire, come è antica tradizione della Chiesa, su come agire con i divorziati risposati. Vorrei anche dire che non esistono 'i' divorziati risposati". In che senso? "Voglio dire che non è possibile una soluzione unica perché le situazioni sono molto, molto diverse. Ci vogliono discernimento, prudenza e saggezza per aiutare queste persone. Mi chiedo, per esempio, cosa fare con una donna abbandonata dal marito con dei bambini che ha una nuova situazione, magari con altri figli. Ha fallito il primo matrimonio, non ha potuto realizzare ciò che ha promesso davanti a Dio, alla Chiesa e agli uomini. Ma adesso non può ritornare nella prima situazione e anche abbandonare la seconda sarebbe una nuova colpa. Eppure, mi chiedo, se fa ciò che può fare, se vive una buona vita cristiana, se educa i suoi figli nella fede, le si può negare l'assoluzione del peccato? Ogni peccato può essere perdonato se il peccatore lo chiede. Secondo me, davanti Dio, non è possibile che esista una situazione in cui uno si trovi immerso in una buca senza via d'uscita. Questo è contro la misericordia di Dio. Non ci sono peccati che non possono essere perdonati".
Ad ogni modo, "se questa persona crede alla remissione dei peccati, anche se si trova in questa situazione, può accostarsi di nuovo alla mensa del Signore? Ma io non posso dare una risposta, non posso decidere io, deve decidere la Chiesa. Ci sarà un Sinodo straordinario e poi uno ordinario sulla famiglia e il Sinodo, con il Papa deciderà su questo punto. C'è molta gente che aspetta una soluzione. Ripeto, la risposta non può essere generale perché le situazioni sono troppo diverse".
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