venerdì 28 marzo 2014

PAPA FRANCESCO RIMUOVE IL DISCUSSO VESCOVO DI LIMBURG



Il Papa ha accolto le dimissioni del Vescovo di Limburg Franz-Peter Tebartz-van Elst e ha annunciato la nomina di un Amministratore apostolico  il Vescovo Mons. Manfred Grothe. Il 20 ottobre 2013 Tebartz-van Elst, 54 anni, studi teologici, aveva presentato le sue dimissioni a seguito dello scandalo per le spese faraoniche  ed eccessive per la costruzione del Centro Diocesano "St. Nikolaus" che comprende anche la residenza vescovile. Il tutto per la modica somma di 31 milioni di euro. L'ex Vescovo di Limburg era chiaccherato e, più volte, era finito sulla stampa per il suo comportamento disinvolto. Circa un anno fa andò in India con un altro Vescovo per vedere la possibilità di costrire un villaggio per bambini disagiati.  e prese due biglietti di prima classe andata e ritorno. La cosa si venne a sapere e la cittadinanza di Limburg protestò. La goccia che ha fatto traboccare il vaso però è stata la costruzione del Centro Diocesano Saint Nikolas.
                                     

                           Il Duomo e il centro diocesano


La diocesi di Limburg ha 2 milioni e 222 mila abitanti e 700 mila battezzati, 700 sacerdoti, 256 uomini religiosi,  1030 suore, 61 diaconi permanenti e 329 parrocchie. Ora il Papa che ha accolto le dimissioni di questo Vescovo un po' stravagante per le sue follie e bella vita chiede il silenzio alla comunità di Limburg. Il vescovo è il successore degli Apostoli ed è un uomo di carità, di fede e di speranza.  esecita la prudenza ma a Limburg l'ex vescovo ha ecceduto. Anche se ha buone conoscenze e appoggi a Roma e in Germania noi non rinunciamo a dire la nostra opinione. Il vescovo fa il voto di povertà a cui deve attenersi tutta la vita. Ma qui Franz-Peter Tebartz-van Elst non sa neanche cosa sia la povertà di cui ci ha parlato papa Francesco anche nell'Esortazione apostolica Evangelii gaudium. Gli sprechi, gli sfarzi, il lusso di questo vescovo sono un insulto alla povertà, al miliardo di persone che è alla fame, allo stremo, e non puo' nè bere nè mangiare. Ancora peggio delle periferie di Buenos Aires è l'Africa centrale e meridionale. E questo vescovo per i suoi capricci ha realizzato una megacostruzione che lo rende megalomane. E se è megalomane è malato suo malgrado. Questa è la situazione in estrema sintesi.
            
                            Il centro diocesano Saint Nikolas

 Ma vediamo cosa dice il dizionario medico su questa patologia. La megalomania (dal greco μεγαλομανία) è uno stato psicopatologico caratterizzato dalle fantasie di ricchezza, di fama e di onnipotenza. La parola deriva da due parole greche: megas (grande) e "mania" ovvero ossessione. Questa patologia mentale è certe volte sintomo di disturbi paranoici e maniacali. Pertanto, poichè la grazia non può supplire la natura, ne consegue che questo Vescovo avendo manie di grandezza ed essendo megalomane non può fare nè il sacerdote nè il vescovo. A meno che un pool di psichiatri se ne assume le responsabilità. Questo per il bene della Chiesa e dei fedeli. I Vescovi, è noto, sono i successori degli Apostoli. E gli Apostoli, chi sono? Sono coloro che il Signore ha scelto, ha separato, segregato in ordine ad una missione in favore del popolo (Eb 5, 1). Sono coloro, che Egli manda (cfr. Gv  15, 16; Mt  19, 29; Lc 18, 29; Gal. 1, 15; Rm  1, 1; At  13, 2). Apostolo vuol dire mandato. Gli Apostoli, e perciò i Vescovi loro successori, sono i rappresentanti, o meglio i veicoli, gli strumenti della carità di Cristo verso gli uomini. Il ministero episcopale è segno e strumento di salvezza (cfr. Mt 9, 38; Lc  6, 13; Gv  20, 21). Gli uomini nell’economia ordinaria e divina della salvezza non si salvano da soli. La Chiesa è il sacramento visibile dell’amore salvifico di Dio (cfr. Lumen Gentium, n. 9).
            Il vescovo e la sua macchina sportiva costosissima


E il sacerdozio ministeriale è indispensabile (ib. n. lo), ed ha nell’Episcopato la sua piena espressione. Occorre infatti chi porta agli uomini la parola di Dio (Dei Verbum, n. 10); occorre chi distribuisce ad essi i misteri della grazia (cfr. 1 Cor. 4, l-2); occorre chi guida sulle vie del Signore (cfr. Gv  21, 15; Lumen Gentium, nn. 19-20); occorre chi riunisce in Cristo mediante il Vangelo (Rm 10, 8; 1 Cor. 4, 1-2; Tit. 1, 7; 1 Petr. 4, 10; ecc.). Cioè i Vescovi sono ministri, sono servitori; essi non sono per sé; sono per gli altri. Sono  per i  Fedeli della Chiesa (cfr. Lc 22, 26; Rm 1, 14; Lumen Gentium, n. 20). Essi sono per la Chiesa. Per la Chiesa i Vescovi hanno diritto e dovere di esercitare le funzioni di Maestri, di Sacerdoti, di Pastori (cfr. 1 Petr. 4, 11; Pont. Rom. n. 18; Decr. Christus Dominus, nn. 12- 16). Sono per la Chiesa, e alla Chiesa offrono tutta la loro vita (2 Cor. 12, 15). 


       Il successore pro tempore del Vescovo di Limburg  Mons. Manfred Grothe

Papa Francesco, invece, disegnando il ruolo del vescovo  pone l'accento  sul fatto che i vescovi sono stati costituiti nelle cose che riguardano Dio. Al vescovo compete più il servire che il dominare. Sempre in servizio, sempre il servizio”. “Mediante l’orazione ricordate quel primo conflitto nella Chiesa di Gerusalemme, quando i vescovi avevano tanto lavoro per custodire le vedove, gli orfani e hanno deciso di nominare i diaconi. Perché? Per pregare e predicare la Parola. Un vescovo che non prega è un vescovo a metà cammino. E se non prega il Signore finisce nella mondanità”. “Amate- dice Francesco -  con amore di padre e di fratello tutti coloro che Dio vi affida. Anzitutto presbiteri e diaconi: sono vostri collaboratori, sono i più prossimi dei prossimi, per voi. Mai far aspettare un presbitero, un’udienza, subito rispondere. Siate vicini a loro. Il vescovo è chiamato ad amare anche i poveri, gli indifesi e quanti hanno bisogno di accoglienza e di aiuto”.
“Vegliate con amore su tutto il gregge nel quale lo Spirito Santo vi pone a reggere la Chiesa di Dio. Vegliate nel nome del Padre, del quale rendete presente l’immagine; nel nome di Gesù Cristo, suo Figlio, dal quale siete costituiti maestri, sacerdoti e pastori. Nel nome dello Spirito Santo che dà vita alla Chiesa e con la sua potenza sostiene la nostra debolezza!”.
 Obiettivamente possiamo dire che l'ex Vescovo di Limburg   Franz-Peter Tebartz-van Elst,  vescovo megalomane, abbia questi requisiti? Basta osservare la mimica facciale, i suoi gesti e la cinesica per essere preoccupati.

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